Vita da UI: Chi è lo UI Designer?

In cosa consiste il tuo ruolo? Di cosa ti occupi?

Sono un professionista nel campo dell’esperienza visiva digitale e utilizzo diversi strumenti di design, spaziando da quelli tradizionali di grafica ad altri più recenti, pensati appositamente per disegnare interfacce di piattaforme digitali.

Il design dell’interfaccia utente è una branca della grafica tradizionale, riposizionata nel settore digitale.

Il mio ruolo consiste nel creare una gerarchia visiva per gli utenti che interagiscono con i contenuti online.

Quali sono le tue competenze?

Per quanto riguarda le competenze tecniche, sono essenziali la conoscenza e l’utilizzo degli strumenti base come il pacchetto Adobe e i software nati più recentemente come ad esempio Sketch e Figma.

Parlando invece di soft skills sicuramente bisogna avere diverse passioni come quella per l’arte e, più in generale, una certa attitudine al design.

Un aspetto da non trascurare però è la curiosità. È una caratteristica importante per diventare uno UI designer.

Ogni progetto è diverso da quello precedente e solo grazie alla curiosità, alla voglia di guardarsi attorno, di scoprire nuovi trend si può fare un buon lavoro.

Qual è stato il tuo percorso formativo?

I miei studi sono stati tutti improntati sulla grafica: dalle scuole superiori con indirizzo design, al post-diploma in art direction.

La vera esperienza però l’ho fatta sul campo iniziando sei anni fa in un’agenzia di Milano, fino all’arrivo in Creeo Studio.

La comunicazione visiva richiede però un aggiornamento costante, ad esempio sulle nuove tecnologie.

Io utilizzo alcune estensioni come Muzli di Google per tutti gli articoli sul mondo della comunicazione digitale.

Un consiglio che mi sento di dare a chi vuole conoscere il mondo del design è il libro Le leggi della semplicità di John Maeda, tutti gli UI designer dovrebbero leggerlo!

Con quali altri professionisti interagisci in Creeo Studio?

Nella fase iniziale sicuramente collaboro con lo User Experience Designer per condividere la struttura delle pagine che dovrò vestire graficamente, mentre nella fase finale con il team di sviluppo che implementa concretamente le interfacce che andranno online.

Naturalmente ogni progetto viene presentato dagli account manager che sono il tramite con il committente e hanno il compito di spiegarci i requisiti, mentre il project manager ha il compito di pianificare i tempi del progetto e farli rispettare.

Negli ultimi anni si è anche affermata la figura del motion designer, cioè il responsabile della parte animata che rende le interfacce più vive.

Altre figure importanti da menzionare sono sicuramente: il Digital Art Director per la parte di supervisione creativa, il Digital Strategist per la strategia relativa al posizionamento e alle campagne di advertising, il Social Media Manager che si occupa del piano editoriale e della moderazione dei canali social e, infine, il Copywriter che elabora i contenuti e redige i testi.

Come riassumeresti in breve lo scopo della tua professione?

Lo User Interface Designer è una delle più recenti professioni digitali, nata per rispondere all’esigenza di rendere leggibile e gradevole un’interfaccia, più in generale di abbellirla e renderla accattivante, sia essa quella di un software, di un’applicazione mobile o di un sito web.

Il mio compito è quello di realizzare interfacce visive che siano al tempo stesso coerenti, semplici e intuitive.